Autore: ijlm

LONGO M., COLUCCI M., DI GUIDA R.: Il consenso dell’avente diritto in chirurgia estetica.

LONGO M. (*), COLUCCI M. (**), DI GUIDA R. (***)

Il consenso dell’avente diritto in chirurgia estetica
The informed consent in cosmetic surgery

Lavoro presentato al I Congresso Nazionale della Società Scientifica COMLAS. Siena 9-10-11 Ottobre 2014.
Paper presented at the I National Meeting of the Scientific Society COMLAS. Siena, Italy, Oct. 9-10-11, 2014.

(*) Assistente in Formazione di Medicina Legale, Seconda Università di Napoli; (**) Servizio di Medicina Legale, Seconda Università di Napoli; (***) Specialista in Medicina Legale, Seconda Università di Napoli. Corresponding Author: mari.longo@hotmail.it.

 Abstract

 In this work we have investigated the complex picture regarding the responsibilities of the specialist in cosmetic surgery, pointing out a distinction among plastic, reconstructive and cosmetic surgery. In addition to the question of legal legitimacy between so-called obligation of best efforts or obligation of result, according to classification purely contractual of the health service to be performed, we have addressed the fundamental theme of information to the patient, both as a basis of the legitimacy of the medical action – whatever it is – and as means, by the surgeon who has not reached the expected result, to testify that he had explained to the patient any possible event that could manifest itself in the event of objective and / or subjective failure of the operation as proposed: the so-called “informed consent”.

This debate, through doctrinal references and very recent decisions of the “Corte di Cassazione”, is still extremely wide and diversified, characterized by divergent and distant positions, but it shows the duty of the surgeon, as well as its ‘safeguard’ in the completeness of the information, since the consent about cosmetic surgery has to have also a contract value about specific and particular commitments with the patient.

Keywords: responsibility, agreement, cosmetic surgery

Riassunto

Nel presente lavoro si è analizzato il complesso quadro inerente la responsabilità dello specialista in chirurgia plastica, ponendo preliminarmente un doveroso distinguo tra quella che rappresenta la chirurgia plastica, la chirurgia ricostruttiva e la chirurgia estetica propriamente detta. Al di là nell’annosa e dibattuta questione di legittimità giuridica tra c.d. obbligo di mezzi o obbligo di risultato, alla luce dell’inquadramento meramente contrattuale della prestazione sanitaria da compiersi, si è affrontato il fondamentale tema dell’informazione al paziente, sia come base effettiva della liceità dell’atto medico – qualunque esso sia – che come mezzo, da parte del chirurgo che non ha raggiunto il risultato atteso, per testimoniare di aver illustrato al creditore ogni possibile evento che poteva palesarsi nel caso di mancato raggiungimento oggettivo e/o soggettivo dell’intervento così come prospettato.

Tale dibattito, attraverso riferimenti dottrinali ed a recentissime pronunce della Corte di Cassazione, appare ancora quanto mai ampio e variegato, caratterizzato da posizioni distanti e divergenti, ma vede nella completezza dell’informazione il dovere dell’operatore, nonché la sua ‘salvaguardia’, dovendo avere il consenso in questa specialità anche un valore di contratto circa gli specifici e particolari  impegni assunti con il paziente.

 

Parole chiave: responsabilità, consenso, chirurgia estetica

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61-longo-rivista

LOMI A.: I costi della medicina difensiva e l’attualità del Nuovo Codice di Deontologia Medica. L’ appropriatezza e la medicina legale

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50-lomi-rivista

DAL MONTE D., GHERARDI M., PINI M., ROSELLI M.F.: Mediazione ex D. Lgs. 28/2010 e succ. modifiche e responsabilità medico-sanitaria: l’esperienza dell’ex Azienda USL di Forlì.

DAL MONTE D. (*), GHERARDI M. (**), PINI M. (***), ROSELLI M.F. (****).

 Mediazione ex D. Lgs. 28/2010 e succ. modifiche e responsabilità medico-sanitaria: l’esperienza dell’ex Azienda USL di Forlì.

Mediation and medical liability: the experience of Forli’s ex-Local Health Department.

Lavoro presentato al I Congresso Nazionale della Società Scientifica COMLAS. Siena 9-10-11 Ottobre 2014.

Paper presented at the I National Meeting of the Scientific Society COMLAS. Siena, Italy, Oct. 9-10-11, 2014.

 

(*) Legal Medicine Area and Risk Management Coordinator – Azienda USL della Romagna

(**) Medical executive Legal Medicine Unit  – Azienda USL della Romagna, Forlì.

(***) Direct Claims Management Area Coordinator – Azienda USL della Romagna.

(****) Lawyer, Institutional and Legal Affairs Area – Azienda USL della Romagna, Forlì.

Abstract:

The amendments to the legislative decree No 28/2010, introduced by Act No 98/2010 following the Constitutional Court’s judgment No 272/2012, identify in mediation a mandatory prerequisite to the civil proceeding that could set up in case of medical responsibility.

As far as Forli’s ex-local health department – since 1 January 2014 incorporated within the USL of Romagna (which also includes the ex-USL Ravenna, Rimini and Cesena) – the recourse to mediation, by patients and/or lawyers, has been a chance to face up to a new out-of-court means of managing controversies, initially seen with suspicion and considered barely effective and unsuccessful.

Therefore, all the data regarding mediation requests received from 1 January to 15 September 2014 has been collected and sized up, with reference to the results of the proceedings, to all the possible reasons of disagreement (when pertaining matter of “an” or “quantum”) and to every existing discrepancies between the amounts which have been paid off, requested or proposed by the Insurance Companies, to the involved lawyers, internal or proposed by the Insurance Companies.

The collected data showed that the oscillating course of the number of mediation instances is consistent with the alternate mandatory regime of the institute itself connected to regulatory and jurisprudential interventions occurred, and that the intra-company management of mediations – thanks to a strong integration between the medical-legal and law expertise – has had very promising results.

Keywords: mediation, medical liability, requested amounts, paid amounts.

Riassunto:

Le modifiche al D. Lgs. N. 28/2010, introdotte dalla Legge n. 98/2013 dopo la Sentenza n. 272/2012 della Corte Costituzionale, stabiliscono che la mediazione è presupposto obbligatorio all’eventuale procedimento civile per i casi di responsabilità medico-sanitaria.

Nella realtà dell’ex Azienda USL di Forlì, riassorbita dal giorno 1 gennaio 2014 entro l’Azienda USL della Romagna (che accorpa anche le ex Aziende USL di Ravenna, Rimini e Cesena), il ricorso, ad opera di pazienti e/o patrocinatori, all’istituto della mediazione, ha costituito un’occasione di confronto con un nuovo strumento di gestione stragiudiziale delle controversie, inizialmente valutato con diffidenza e ritenuto da molti scarsamente efficace e fallimentare.

Si è dunque proceduto alla raccolta e alla valutazione dei dati inerenti le istanze di mediazione pervenute nel periodo 1 gennaio 2011-15 settembre 2014, con riferimento ad esito del procedimento, eventuali motivazioni del disaccordo (se relative ad “an” o “quantum”), differenze fra importi liquidati, richiesti ed eventualmente proposti dalle Compagnie Assicurative interessate, coinvolgimento di legali interni all’Azienda o proposti dalla Compagnia Assicurativa.

Dai dati raccolti è emerso che l’andamento oscillante del numero delle istanze di mediazione è coerente con l’alterno regime di obbligatorietà dell’istituto stesso connesso agli interventi di carattere normativo-giurisprudenziale intercorsi e che la gestione intraaziendale delle mediazioni, grazie ad una forte integrazione tra le professionalità medico-legali e legali, ha sortito esiti assai promettenti.

 

Parole chiave: mediazione, responsabilità medico-sanitaria, importi richiesti, importi liquidati.

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36-dal-monte-rivista

CASCIO O., TEODORO M.T.: Autopsy Findings in Saponified Humans Remains to Identify a Brutally Killed Woman.

CASCIO O. (*), TEODORO M.T. (*)

 Autopsy Findings in Saponified Humans Remains to Identify a Brutally Killed Woman.

 I dati autopsici in un cadavere depezzato e saponificato consentono l’ identificazione della vittima di un brutale omicidio.

 

Lavoro presentato al I Congresso Nazionale della Società Scientifica COMLAS. Siena 9-10-11 Ottobre 2014.

Paper presented at the I National Meeting of the Scientific Society COMLAS. Siena, Italy, Oct. 9-10-11, 2014.

 

(*) Dipartimento di Anatomia, Biologia e Genetica, Medicina Legale, Neuroscienze, Patologia Diagnostica, Igiene e Sanità Pubblica “G.F. Ingrassia”, Università degli Studi di Catania, Via S. Sofia 87, 95123 Catania, Italy

Corresponding Author: ocascio@lex.unict.it

 

 

Abstract

In this paper, a case in which a young woman was brutally killed and cut into several parts by a chainsaw is reported. The parts were closed in plastic bags and buried. The dead body was found and analyzed. The conservation of the parts of the body in the plastic bags favored the saponification process that being a post-mortem conservative-transformative process made it possible to identify time, cause and means of death. In addition, DNA profiling compared to the possible parents allowed identification of the victim. Successive investigations permitted to identify the husband as the brutal killer.

 Key words: saponification, personal identification, human rests, blunt injuries, chainsaw.

Riassunto

É riportato il caso di una giovane donna uccisa brutalmente e tagliata in varie parti con una sega circolare. Le parti del corpo furono chiuse in buste di plastica e seppellite. Il cadavere fu trovato ed analizzato. La conservazione dei resti del corpo nelle buste di plastica favorì il processo di saponificazione che essendo un processo post-mortale trasformativo-conservativo permise di identificare tempo, causa e mezzo del decesso. Inoltre, l’analisi del DNA  confrontata con quella dei possibili parenti della vittima permise la sua identificazione. Le indagini successive consentirono di accertare che il brutale omicida fu il marito.

 

Parole Chiave: Saponificazione, Identificazione, cadavere, traumi contusivi, motosega.

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29-cascio-rivista

CASELLA F., FERRARA P., MATARAZZO A.: Il ruolo dell’amministratore di sostegno nella validazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento.

CASELLA F. (*), FERRARA P. (**), MATARAZZO A. (*)

Il ruolo dell’amministratore di sostegno nella validazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento.

The Role of “Administrator of Support” in the Validation of a Living Will.

Lavoro presentato al I Congresso Nazionale della Società Scientifica COMLAS. Siena 9-10-11 Ottobre 2014.

Paper presented at the I National Meeting of the Scientific Society COMLAS. Siena, Italy, Oct. 9-10-11, 2014.

 

*Assistente in Formazione di Medicina Legale, Seconda Università di Napoli

** Servizio di Medicina Legale, Seconda Università di Napoli

Corresponding Author: dott.ssa Filomena Casella mail: f.casella_@libero.it

 

Abstract:

 

The advance directives of treatment are among the “bioethical” issues still can not find a solution or at least an attempt at resolution despite being increasingly felt.

Even during the XVI legislature, with the legislative proposal “Provisions about the therapeutic alliance, informed consent and advance directives for treatment,” an attempt was to give a legal framework, now the only specific guidance in this direction are represented by a opinion of the National Bioethics Committee, and a few articles of recent Code of Medical Ethics.

However, in the absence of a specific legislative about advance directives for treatment, an attempt was to recognize the administrator of support as the possible resolution of the many problems that the topic proposed.

In fact, this figure could be the guarantor of citizens being able to meet the needs related to their wish to express advance consent or dissent in relation to health care diagnostic and/or therapeutic treatments, whose implementation could be envisaged in situations of the future, but for sure, incapacity.

Since the come into force of the Institute the case law on the subject has consistently held that the appointed support administrator, after the appointment by the tutelary judge, is entitled to express consent or dissent to medical treatment.

One of the key points of the jurisprudential debate, however, is the distinction made between the time when it is necessary the intervention of the Administrator of support and the moment in which the order of appointment is issued by the Tutelary Judge.

Most of the judgments has complied with the principle that it is necessary to distinguish the time of designation and the time of appointment by the court. However, a recent judgment of the Supreme Court Civil (n. 23707 of 20 December 2012) has rekindled the debate by stating that the nomination of the Administrator of support, at a time earlier than the incapacity of the beneficiary, is legitimate but its effectiveness, so the time of appointment by the Tutelary Judge, will only be possible when the appointer becomes incapable, rejecting requests for appointment when the capacity loss was the future and merely possible.

 

Keywords: “Administrator of support”, advance directives of treatment, Living Will, self-determination

 

Riassunto:

 

Le dichiarazioni anticipate di trattamento sono tra le ‘questioni’ bioetiche che a tutt’oggi non trovano una soluzione o perlomeno un tentativo di risoluzione nonostante siano sempre più sentite.

Seppure nel corso della XVI legislatura con la proposta legislativa “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento” si è cercato di dare un inquadramento giuridico, ad oggi gli unici orientamenti specifici in tal senso sono rappresentati da un parere del Comitato Nazionale di Bioetica e da alcuni articoli del recentissimo Codice di Deontologia medica.

Tuttavia, in assenza di una specifica disciplina legislativa in tema di dichiarazioni anticipate di trattamento, si è tentato di riconoscere nella figura dell’amministratore di sostegno la possibile risoluzione delle numerose problematiche che la tematica propone.

Difatti questa figura potrebbe rappresentare il garante dei cittadini essendo in grado di soddisfare le esigenze  relative alla loro volontà di esprimere anticipatamente il proprio consenso o il proprio dissenso in relazione a trattamenti sanitari diagnostici e/o terapeutici la cui messa in atto potrebbe prospettarsi in situazioni di futura, ma certa, incapacità.

Dall’entrata in vigore dell’Istituto la giurisprudenza di merito ha costantemente affermato che l’amministratore di sostegno designato, una volta avvenuta la nomina da parte del Giudice tutelare, ha la facoltà di esprimere il consenso o il dissenso ai trattamenti sanitari.

Uno dei punti fondamentali del dibattito giurisprudenziale è tuttavia rappresentato dalla distinzione operata tra il momento in cui si rende necessario l’intervento dell’Amministratore di sostegno e l’epoca in cui è emesso dal Giudice Tutelare il provvedimento di nomina.

La gran parte delle sentenze emesse si è conformata al principio per cui è necessario distinguere il momento della designazione ed il momento della nomina da parte del giudice, tuttavia, una recente sentenza della Cassazione civile (n. 23707 del 20 dicembre 2012) ha riacceso il dibattito stabilendo che la designazione dell’Amministratore di sostegno, in un momento anticipato rispetto all’incapacità del beneficiario, è legittima ma la sua effettività, quindi il momento della nomina da parte del Giudice tutelare, potrà aversi solo quando il designante diverrà incapace, rigettando le richieste di nomina allorché la perdita di capacità era futura e meramente eventuale.

Parola chiave: amministratore di sostegno, dichiarazioni anticipate di trattamento, autodeterminazione

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18-casella-rivista

BUSARDO’ F.P. (*), DI SANZO M.A. (*), NAPOLETANO S. (*). L’applicazione delle buone pratiche cliniche per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza e le ricadute medico-legali.

BUSARDO’ F.P. (*), DI SANZO M.A. (*), NAPOLETANO S. (*).

 

L’applicazione delle buone pratiche cliniche per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza e le ricadute medico-legali. L’esempio del Clostridium difficile presso il Policlinico Umberto I di Roma.   

 

The implementation of Good Clinical Practice for the control of healthcare-associated infections and medico-legal implications. The example of Clostridium difficile at Policlinico Umberto I in Rome.

 

Lavoro presentato al I Congresso Nazionale della Società Scientifica COMLAS. Siena 9-10-11 Ottobre 2014.

Paper presented at the I National Meeting of the Scientific Society COMLAS. Siena, Italy, Oct. 9-10-11, 2014.

 

(*) Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico Legali e dell’Apparato Locomotore. Università degli Studi di Roma “Sapienza”. Viale Regina Elena 336, 00199 Roma. Corresponding Author: fra.busardo@libero.it

 

Abstract 

The classical notion of healthcare-associated infection (HAI) includes the infectious processes of hospitalized patients, which are not present in incubation when the patient is hospitalized, and those infectious processes that develop in discharged patients but related to the incubation time during the hospitalization period, including those related to the biological risk for health personnel. The current definition includes all infectious processes related to hospital care procedures although not strictly associated to the hospital (WHO – Global patient safety challenge, 2005-2006).

In the field of HAI, special attention should be paid to the so-called
“alert” germs. They are epidemiologically important microorganisms that can spread rapidly, for which it is appropriate to activate specific actions since there is a single case of infection.

The main purpose of this work is the analysis of procedures for the implementation of hospital Guidelines at the Policlinico Umberto I in Rome for the prevention and control of the infections related to the germ alert: Clostridium difficile. The main objective of the hospital guidelines, intended as contextualized application of best practices, is the containment and reduction of the transmission of infections due to Clostridium difficile in the hospital environment through an effective surveillance system, an adequate prevention, an early diagnosis and a prompt treatment. For the importance that HAI are assuming in the proceedings regarding health care especially in public hospitals a secondary objective is to build a model of the procedure with clear steps, suitable to be used for the defense of hospitals in Court, which have to provide the proof of the correctness of the procedures put in place for the control of HAI.

 

Keywords: Healthcare-associated infection (HAI), Clostridium difficile, Good Clinical Practices

 

Riassunto

La nozione classica di infezione correlata all’assistenza (ICA) comprende i processi infettivi di pazienti ospedalizzati, non presenti in incubazione al momento dell’ingresso in ospedale, e i processi infettivi che si sviluppano in pazienti dimessi ma riferibili per tempo di incubazione al ricovero ospedaliero, ivi compresi quelli legati al rischio biologico per il personale sanitario. La concezione attuale contempla peraltro una accezione più ampia poiché attrae all’interno delle ICA tutti i processi infettivi correlati alle procedure assistenziali benché non strettamente ospedalieri (O.M.S. – Global patient safety challenge, 2005-2006).

Nell’ambito delle ICA, particolare attenzione deve esser posta ai cosiddetti germi sentinella o “alert”. Trattasi di microrganismi rilevanti sotto il profilo epidemiologico, in grado di diffondersi rapidamente, per i quali è opportuno attivare interventi specifici quando si verifica un singolo caso di infezione.

Scopo principale del lavoro è l’analisi delle procedure di attuazione delle linee guida aziendali nel Policlinico Umberto I di Roma per la prevenzione ed il controllo delle infezioni correlate ad un germe alert: il Clostridium difficile. L’obiettivo principale delle LG aziendali, intese come applicazione contestualizzata di best practices, è innanzitutto il contenimento e la riduzione, per quanto possibile, della trasmissione dell’infezione da Clostridium difficile in ambito ospedaliero attraverso un efficace sistema di sorveglianza, una adeguata prevenzione, una diagnosi precoce ed un tempestivo trattamento. Per la rilevanza che le ICA vanno assumendo nell’ambito del contenzioso sanitario riguardante in particolare gli ospedali pubblici si prospetta come obiettivo secondario quello di costruire un modello di procedura documentabile nei suoi passaggi, idonea ad essere utilizzata anche per la difesa tecnica delle aziende ospedaliere, in capo alle quali è fatto obbligo – in sede di giudizio – la dimostrazione della correttezza delle procedure messe in atto per il controllo delle ICA.

 

Parole chiave: Infezioni correlate all’assistenza (ICA), Clostridium difficile, Buone Pratiche cliniche

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3-busardo-rivista

 

 

FROM THE DIRECTOR’S DESK: The SATOR Square and the modern Italian Legal Medicine.

 From the Director’s Desk

The SATOR Square and the modern Italian Legal Medicine.

This issue cover page displays the Siena SATOR Square: a latin four-times palindrome containing the words SATOR   AREPO   TENET   OPERA   ROTAS.  As the elder sample was found in the ruins of Pompei (covered of  volcanic ashes in 76 A.D.), it is pre-christian, as no Christians lived in Pompei before the disaster. This square has been told to be related to the Roman cult of Mithras (the rock-born God), to be a magic Charm, as being immune to tampering by the devil, who would become confused by the repetition of the letters, Alchemic, Templar (a Templar Cross can be formed by joining the letters A-E-O-N), Gnostic, a tool of the ancient Builders of Cathedrals, as joining different letters you can form “harmonic grids” useful for building (see the façade of St. Francis Church in Assisi inscribed in one of these grids):

 

The SATOR square has been found engraved in few churches: the Cathedral of Siena is one of them (you can see it on the external left wall when facing the façade), and the meaning of these words is still controversial, as different scholars give many interpretations.

Sator is a sower: throws seeds that will root and start a new life. Arepo is the most controversial of these words: could be the name of the sower, or something else, as you can not find it in a Latin dictionary. Tenet means holds, Opera is work and Rotas is wheels.

In our Discipline, we really need someone to throw seeds and hold the wheels of our work. We are facing many changes in difficult times, so we are looking forward to tamper the devil, build a new Cathedral, turn Lead into Gold, pursue Knowledge. Maybe the SATOR magic square will be our charm of good luck.

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1-from-the-directors-desk-2014

 

Vol. 3, Num. 1. December 2014 – Index

Volume 3, Number 1. December 2014

INDEX

 CONTENTS 

Editore/Publisher ; Editorial Board Members; Note legali e metodologiche; Disclaimer  ii – iv
FROM THE DIRECTOR’S DESK:

The SATOR Square and the modern Italian Legal Medicine.

Full Text in English Page 1

Lavori presentati al I Congresso Nazionale della Società Scientifica COMLAS.
Siena il 9-10-11 Ottobre 2014:

Papers presented at the I National Meeting of the Scientific Society COMLAS.
Siena, Italy, October 9-10-11 2014

BUSARDO’ F.P., DI SANZO M.A. , NAPOLETANO S.:

L’applicazione delle buone pratiche cliniche per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza e le ricadute medico-legali. L’esempio del Clostridium difficile presso il Policlinico Umberto I di Roma.

The implementation of Good Clinical Practice for the control of healthcare-associated infections and medico-legal implications. The example of Clostridium difficile at Policlinico Umberto I in Rome

3
CASELLA F., FERRARA P., MATARAZZO A.:

Il ruolo dell’amministratore di sostegno nella validazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento.

The Role of “Administrator of Support” in the Validation of a Living Will.

 18
CASCIO O., TEODORO M.T.:

Autopsy Findings in Saponified Humans Remains to Identify a Brutally Killed Woman.

Full Text in English.

29
DAL MONTE D., GHERARDI M., PINI M., ROSELLI M.F.:

Mediazione ex D. Lgs. 28/2010 e succ. modifiche e responsabilità medico-sanitaria: l’esperienza dell’ex Azienda USL di Forlì.

Mediation and medical liability: the experience of Forli’s ex-Local Health Department.

36
LOMI A.:

I costi della medicina difensiva e l’attualità del Nuovo Codice di Deontologia Medica. L’ appropriatezza e la medicina legale

Defensive Medicine costs and the Italian Medical Association Code of Ethics. Appropriateness related to Legal Medicine.

50
LONGO M., COLUCCI M., DI GUIDA R.:

Il consenso dell’avente diritto in chirurgia estetica.

The informed consent in cosmetic surgery.

61
TEODORO M.T., FORTE V., MAZZONE V., CASCIO O.:

Accertamento dell’Età Biologica in Immigrato Clandestino.

70
TEODORO M.T., FORTE V., MAZZONE V., CASCIO O.:

Age Determination of Illegal Immigrant.

Full Text in English

78
TOZZO P.:

Il nuovo codice di deontologia medica: quali implicazioni per l’attività medico-legale nell’accertamento dell’invalidità civile?

The 2014 Italian Code of Medical Ethics: medico-legal evaluation procedures in “Invaldità Civile” (disability for social insurance).

86
VALLEGA BERNUCCI L., LO PINTO S., TACCHELLA T.:

Analisi e Valutazione del Contenzioso Medico-Legale nelle Infezioni Nosocomiali. L’Esperienza Genovese Maturata in Due Anni di Autoassicurazione.

Analysis and evaluation of the medical liability investigation in nosocomial infection. Our experiences acquired in two years of self-insurance.

96

 

Vol. 2, Num. 1. December 2013 – Index

Volume 1, Number 2. December 2013

INDEX

 CONTENTS 

Editore/Publisher ; Editorial Board Members; Note legali e metodologiche; Disclaimer  ii – iv
Full Text in English – Riassunto in Italiano:
BONSIGNORE A., MD* SBLANO S., PALMIERE C.,

La biochimica forense: stato dell’arte, prospettive future e presentazione di un caso di responsabilità professionale medica.

BUONOCORE G, D’APOLITO G,DE PASCALE T.

Valutazione integrata radiologica e medico legale.

EVANGELISTI L., GUERRINI T.

Implicazioni medico-legali in un caso di infarto miocardico acuto dopo iniezione retrobulbare di desmopressina in paziente con neuropatia ottica anteriore ischemica non arteritica: eccezionale coincidenza o correlazione causale?

FEOLA A., LONGO M., CASELLA F.

La certificazione dell’idoneità fisica alla pratica di attività sportiva non agonistica e amatoriale: aspetti giuridici e problematiche medico-legali.

FERSINI F., POLI F., GUADAGNINI G.

La frequenza del contenzioso medico-legale tra i medici: una prospettiva di genere.

GUERRINI T., BUGELLI V., EVANGELISTI L.

Un caso di decesso conseguente ad ostruzione acuta delle vie aeree nell’adulto da ascesso epiglottico ad andamento fulminante.

GNUCCI V., GOVI A., INGRAVALLO F.

I registri comunali delle direttive anticipate di trattamento: un’analisi critica

INGRAVALLO F.

Qualità e affidabilità delle linee guida: la prospettiva medico–legale – Parte I

 

LONGO M., CASELLA F., FEOLA A., LANDI R.

Donazione post mortem del proprio corpo a scopo di studio.

LUGARESI .

Dispensa dal servizio per motivi di salute ex art. 13 L 374/91 ed idoneità alla mansione ex art. 5 L 300/70: una questione di genere? L’esperienza della AUSL di Bologna nel biennio 2012-2013.

MAZZOTTI M., CAROSIELLI G.

Oltre la punta dell’iceberg: l’abuso sull’anziano e la sua denuncia

RICCARDI LN., ROSSI F., CARANO F., GARAGNANI M., MAZZOTTI MC., POLI F., DEL BORRELLO E., PELOTTI S.

Tossicogenetica forense: un caso di acute narcotism da ecstasy (MDMA) e considerazioni in una prospettiva di genere

TRANE R.

Differenze di genere nella malattia di Parkinson: approccio narrativo in ambito delle Commissioni Mediche Geriatriche per la valutazione della disabilita’ presso Azienda USL di Bologna

VENTRUCCI C., D’ANTONE E.

Le differenze di genere nella medicina legale previdenziale

DI MARTINO F., CIAMPA I. , DE MICCO F., MASULLO A. , RONCHI G., VESTINI F. , CRISCI A.: Farmaci anoressizzanti e patologia mentale: aspetti neuropsichiatrico-forensi e medico-legali in un caso di figlicidio – Anorexiant Drugs and Psychiatric Pathology: Medico Legal and Forensic Psychiatric Issues in a Filicide Case.

DI MARTINO F. (*),  CIAMPA I. (*),DE MICCO F.(*),

MASULLO A.(*), RONCHI G. (*), VESTINI F. (**),CRISCI A. (**)

 

Farmaci anoressizzanti e patologia mentale:

aspetti neuropsichiatrico-forensi e medico-legali

in un caso di figlicidio 

 

Poster alle VI Giornate di Studio G.I.S.D.I. – Sestri Levante, Italia, 27-29 Ottobre 2011

 

(*) Scuola di Specializzazione in Medicina Legale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Seconda Università degli Studi di Napoli, (**) Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Salerno . Corresponding Author: francesca.dimartino@inwind.it

 

Riassunto:

Il figlicidio, come reato, non è contemplato dal Codice Penale Italiano, che riconosce solo l’infanticidio e l’omicidio volontario. In questo lavoro gli Autori presentano il caso di un figlicidio per mano materna, ponendo l’accento su come l’assunzione di farmaci anoressizzanti abbia slatentizzato, nella donna, una patologia psichica che, successivamente, ha condotto all’evento omicidario. Attraverso la valutazione medico-legale e neuropsichiatrico-forense, unitamente alla somministrazione di test mentali, gli Autori hanno analizzato lo stato di mente della donna, valutando se, al momento del fatto-reato, fosse presente una patologia psichica tale da configurare quella “infermità” in grado di incidere sulla sua capacità di intendere e di volere. Nel caso oggetto di questo lavoro, la donna, sotto l’azione di un delirio persecutorio e di riferimento, associato a pervasive allucinazioni uditive, decideva di uccidersi unitamente alla figlioletta, sebbene, al momento del fatto, il dolore fisico avesse fatto scattare in lei un istinto di sopravvivenza, salvandole la vita. In base a quanto evidenziato fu possibile affermare che, all’epoca dei fatti, la donna fosse affetta da un Disturbo Depressivo Maggiore Grave, con Manifestazioni Psicotiche Congrue all’Umore, in soggetto con tratti del Disturbo di Personalità di tipo Borderline. Era, dunque, possibile inquadrare l’omicidio della figlia come un delitto del tutto afinalistico ed immotivato, che era esploso in modo improvviso nel corso di una bouffée delirante persecutoria, in cui si era verificata una temporanea interruzione di contatto con la realtà, in cui i confini tra Io e Non-Io, tra immaginario e realtà, tra mondo interno e mondo esterno, erano svaniti. Pertanto, al momento del fatto delittuoso, ella si trovava, per infermità, in tale stato di mente da escludere totalmente la sua capacità di intendere e quella di volere.

 

Abstract

Anorexiant Drugs and Psychiatric Pathology:

Medico Legal and Forensic Psychiatric Issues in a Filicide Case

The Italian Penal Law doesn’t consider the son-murder among the crimes, reporting only the infanticide and the voluntary murder. In this work, the Authors report the case of a son-murder committed by the mother, noticing that the use of slimming pills has contributed to induce, in the woman, a mental disorder which conduced, then, at the homicide. By the legal-medical and forensic psychiatric evaluation, within the supply of mental tests, the Authors analyze the woman’s mental status and value if, at the moment of crime, there was such a mental disorder as to configure an “infirmity” which could fall on her capacity to understand and to want. In this report, the woman decided to kill herself with her daughter, guided by a persecutor delirium, associated with visual hallucinations, but, in that moment, the bodily pain stimulated her survival instinct. On the ground of the evidence, the Authors could state that, at the moment of the crime, the woman was affected by a Deep Depression, with humor congruous psychotic manifestations, in a Borderline Personality. The son-murder was, then, consider as an a-finalistic and no-motivated crime, exploded during a persecutor delirious bouffée, when there was an interruption of the contact with reality, when the frontiers between imagination and reality, between internal and external world, disappeared. So, at the moment of the crime, she was in such mental status as to suppress her capacity to understand and to want.

 

Parole chiave: figlicidio, farmaci anoressizzanti, infermità mentale

Key words: son-murder, slimming pills, mental infirmity              

 

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DEL TESTO INTEGRALE (IN ITALIANO)

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